Oilproject: una scuola online per imparare risparmiando
Frequentare corsi su Internet a costo zero
In tempi di crisi economica il sogno di molte persone, studenti ma non solo, è quello di imparare qualcosa senza dover spendere niente. E magari per altri motivi, il desiderio di altri invece è quello di mettere a disposizione gratuitamente le proprie conoscenze. Dal 2004 questo è possibile grazie a Oilproject una scuola online gratuita e aperta a tutti.
Questa particolare scuola, che sfrutta YouTube e Internet, permette di frequentare dei corsi di formazione di qualunque genere (economia, italiano, filosofia, tecnologia etc.) e di risparmiare perché la frequenza è gratuita.
Il funzionamento di Oilproject è molto semplice, tutti, non per forza insegnanti, possono registrare le loro lezioni e inviarle in formato audio o video al sito. Le lezioni possono essere di diversi tipi: interventi di tipo discorsivo o semplicemente letture di ricerche e tesine. Una cosa importante è che non esiste da parte di Oilproject alcuna censura sulle lezioni inviate, infatti la qualità dei corsi online non è giudicata dalla redazione del sito, che non cancellerà nessun intervento, ma esclusivamente dagli utenti attraverso votazioni e meccanismi di valutazione.
Naturalmente i vantaggi di questo nuovo modo di imparare sono tantissimi. Innanzitutto l’impatto economico è praticamente nullo, infatti, per la prima volta, è possibile frequentare corsi di formazione e risparmiare perché si apprende a costo zero.
In secondo luogo, un aspetto non meno importante è che chiunque abbia qualche conoscenza specifica può metterla gratuitamente a disposizione di chi, magari, non può permettersi una lezione o un costosissimo corso per acquisirla.
Infine con Oilproject, anche chi abita in una zona dove l’offerta didattica non è alta, può usufruire di insegnamenti di un certo livello. Infatti il sogno di Marco De Rossi, ideatore e fondatore del sito, è che, entro dieci anni, tutte le lezioni che si svolgono esclusivamente nelle scuole e nelle Università pubbliche possano andare online ed essere condivise con chi non può frequentarle normalmente per motivi economici o geografici. In tal modo sarà possibile diminuire il gap culturale che, a volte, esiste tra diverse parti d’Italia oppure tra giovani di diverse estrazioni sociali ed economiche.