Leasing agevolato: che cos’è e chi può beneficiarne?
Gli interventi della Pubblica Amministrazione per rendere meno gravoso il contratto
Un utile strumento che viene incontro alle necessità delle aziende è il leasing agevolato. Esso permette di accedere a macchinari, prodotti, servizi e personale utili al ciclo produttivo aziendale senza dover prevedere enormi esborsi iniziali e soprattutto usufruendo di agevolazioni fornite dall’amministrazione pubblica.
Come noto un contratto di leasing prevede il noleggio per un determinato lasso di tempo di un bene dietro il pagamento di rate mensile. Con il leasing agevolato c’è l’intervento diretto della Pubblica Amministrazione che provvederà a rendere meno gravoso sotto diversi aspetti il contratto ad esempio pagando una percentuale della quota capitale della rata oppure della quota interessi.
Il leasing agevolato è basato sulla Legge Sabatini grazie alla quale il cliente può avere una certa flessibilità anche per ciò che concerne il piano di ammortamento come ad esempio la possibilità di pagare dopo sei mesi o dodici mesi la prima rata, poter scegliere tra una cadenza mensile, bimestrale e trimestrale e tanto altro. Il tutto però dovrà essere scelto entro in limiti di durata fissati da un minimo di 12 mesi fino a un massimo di 60. I possibili beneficiari del leasing agevolato devono rientrare in una delle seguenti categorie e cioè:
- Piccola o media impresa, ossia realtà lavorativa che possono contare da un minimo di 50 dipendenti fino a un massimo di 249 e inoltre un fatturato annuo che va dai 10 milioni di euro fino a un massimo di 50 milioni
- Imprese artigiane
- Imprese che operano nel settore estrattivo e manifatturiero
- Imprese che presentano un piano di investimento finalizzato a temi particolare sensibili per il bene dell’economia nazionale come ad esempio l’innovazione tecnologica.
Va infine tenuto presente che ci sono altre particolari condizioni di applicazione del leasing agevolato che variano a seconda della Regione Italiana in cui opera l’azienda.
